Prince, pseudonimo di Prince Rogers Nelson, nacque nel 1958 a Minneapolis, in Minnesota. I suoi genitori Mattie Della e John Lewis Nelson, entrambi afroamericani, erano inseriti nel mondo della musica jazz (non è un caso che fossero originari della Louisiana). Lei cantante jazz e lui pianista e compositore, con il nome d’arte Prince Rogers suonava nella band Prince Rogers Trio, da cui poi il figlio attinse lo stesso nome artistico. Dunque fu naturale l’interesse che Prince maturò fin da bambino verso la musica ed, infatti, ad appena sette anni scrisse il suo primo brano “Funk Machine”.
Grazie ad una serie di incontri fortunati durante l’adolescenza con quelli che sarebbero poi diventati importanti produttori musicali, come Adrè Cymone e Jimmy Jam, appena ventenne la Warner Bros, nel 1978 lo rese il più giovane produttore discografico. Con un budget di 180.000 dollari, inizialmente destinato alla produzione di tre album, Prince ne realizzò solo uno, For you, quello che poi è diventato il primo di una a dir poco prolifica discografia, che si chiuderà con un totale di 39 album da studio e svariate raccolte. Questa prima incisione, dalle sonorità disco-dance tipiche degli anni ’70, ottenne un buon successo e fu la prima dimostrazione al grande pubblico del suo grande talento, non solo come cantante, ma anche come polistrumentista, al punto tale da essere definito come il “nuovo” Stevie Wonder.
A partire da questo momento inciderà uno o addirittura due album all’anno fino al 1996, anno in cui finalmente si riuscirà a liberare dal suo contratto con la Warner Bros. . Ciò nonostante, anche negli anni successivi, quando rimase indipendente da qualunque etichetta discografica, il suo processo di elaborazione musicale si manterrà sempre molto abbondante. Il successo mondiale arriva però con la pubblicazione del suo sesto album nel 1984, il celeberrimo Purple Rain, di cui sono state vendute oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo e che rientra praticamente in tutte le classifiche dei 100 Migliori Dischi di Sempre stilate da qualunque rivista.
“Purple Rain” fu anche la colonna sonora dell’omonimo film, di cui Prince stesso fu protagonista, e a cui fece vincere l’oscar come migliore colonna sonora. Per di più giunse contemporaneamente in cima alle classifiche dei singoli, degli album e film (battendo così un record che fino ad allora era stato raggiunto solo dai Beatles). L’album contiene i brani di Prince più famosi universalmente, quali “Purple Rain”, “When Doves Cry” e “Let’s Go Crazy.“ Tuttavia fu la canzone “Darling Nikki” a creare grande scalpore, infatti nel suo testo recita “I knew a girl named Nikki – I guess u could say she was a sex fiend – I met her in a hotel lobby – Masturbating with a magazine” (“Ho conosciuto una ragazza di nome Nikki – si potrebbe definirla una maniaca sessuale – l’ho incontrata nella hall di un albergo – mentre si masturbava con una rivista“). A causa de testo ritenuto osceno, fu introdotto l’obbligo di inserire l’adesivo Parental Advisory sulle copertine degli album che contenessero canzoni giudicate troppo audaci.